Il sostantivo norreno run significa "segreto", "mistero". Ancora oggi, nella lingua tedesca, il verbo raunen significa "bisbigliare, sussurrare". Perché le rune non urlano, in quanto tutti potrebbero sentire. Le rune sussurrano al cuore del Viandante, a bassa voce. Come è giusto che si faccia quando si ha a che fare con qualcosa di misterioso e segreto.
L'alfabeto runico è anche detto Fuþark (si pronuncia Futhark) e prende il nome dalle prime sei rune dell'alfabeto:
ᚠ = fDal punto di vista grafico, le rune sono composte da linee rette che si intersecano: il motivo è dovuto al fatto che esse venivano scritte su pietra, legno o altre superfici dure.
ᚢ = u
ᚦ = þ ( si pronuncia th)
ᚫ = a
ᚱ = r
ᚲ = k
Secondo la tradizione, fu il dio Odino a "scoprire" le rune durante un rituale di autosacrificio, in cui la divinità si sarebbe volontariamente trafitto con una lancia dopo essersi impiccato sull'Yggdrasill, l'albero cosmico (cfr. Hávamál).
Questo rituale sarà ripetuto anche durante i sacrifici umani: le vittime saranno infatti impiccate e poi trafitte a colpi di lancia.
Ormai sono rimasti in pochi ad utilizzare le rune come strumento di divinazione. In epoca contemporanea, molti usano i simboli runici per moda, senza conoscere il reale significato di ogni singola runa. Purtroppo, non pochi movimenti politici di estrema destra hanno utilizzato le rune come simbolo, a partire dal nazismo fino ai giorni nostri: ciò ha determinato il fraintendimento che esse siano simboli di destra e che chi si interessa di rune sia un pericoloso estremista.
Nulla di più falso è stato proferito al vento.
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